Olimpiadi Tokyo 2021: una luce in fondo al tunnel
Confermate le Olimpiadi di Tokyo 2021 in programma per il 23 luglio e rinviate di un anno a causa della pandemia. Thomas Bach, il numero uno del Comitato Olimpico Internazionale, ha affermato che: “Le Olimpiadi di Tokyo saranno un nuovo inizio. Il 23 luglio i Giochi di Tokyo finalmente si apriranno, accoglieranno i migliori atleti del mondo e insieme celebreremo questa Olimpiade. Sarà la luce alla fine del tunnel in cui ci troviamo ancora”.
Un programma molto rigido
Quel che è certo è che sarà un’edizione molto diversa dalle altre. Gli atleti saranno costretti a seguire delle regole anti contagio molto ferree, e non potranno avere nessun tipo di contatto fisico tra loro. Il soggiorno nel Villaggio Olimpico sarà il più breve possibile, tuttavia l’opinione pubblica ritiene ancora alto il rischio di infezione per l’arrivo della delegazione e degli spettatori.
Lo scandalo sessista: le dimissioni del presidente del Comitato olimpico
Il presidente del Comitato olimpico giapponese Yoshiro Mori, con le sue opinioni, ha maggiormente complicato la situazione già delicata. In risposta alla possibilità di aumentare il numero delle donne nel Comitato esecutivo (Joc), Yoshiro Mori avrebbe affermato: ”Le riunioni a cui partecipano troppe donne in genere vanno avanti più del necessario”, scatenando delle forti proteste a seguito delle sue parole giudicate fortemente sessiste. Dopo aver sostenuto questa discutibile tesi, YM ha deciso di presentare le sue dimissioni. Il compito di guidare il Paese verso l’appuntamento sportivo più importante dell’anno è stato affidato a Seiko Hashimoto, ministra per lo Sport giapponese con la delega alla preparazione delle Olimpiadi, che, dopo aver accettato l’incarico, ha dichiarato: “Non risparmierò alcuno sforzo per il successo dei Giochi di Tokyo”.
Il caso dell’Italia alle Olimpiadi
È stata scongiurata l’ipotesi di una possibile sanzione per l’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2021 che avrebbe portato la delegazione azzurra a doversi presentare ai Giochi olimpici senza il Tricolore, l’Inno di Mameli e la scritta “Italia” sulle proprie divise. Il CIO avrebbe potuto sospendere il CONI per violazione della carta olimpica, a causa della non conformità della legge di riforma dello sport italiano rispetto ai principi sanciti dalla Carta olimpica. Fortunatamente, a 24 ore dalla riunione del comitato esecutivo del CIO, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge sull’autonomia del CONI, permettendo all’Italia di andare alle Olimpiadi di Tokyo con il Tricolore e intonando l’Inno nazionale. Questa è stata una grande gioia per gli atleti, una vittoria arrivata in extremis dopo due anni di conflittualità.