Vacanze 2021: le normative per viaggiare in Italia e all’estero
L’estate è arrivata da un po’. Le vacanze si avvicinano per milioni di italiani, ma all’entrata in vigore del Green Pass europeo sono ancora molti i dubbi di quelli che si preparano a partire.
Ecco quindi quali sono le principali normative per spostarsi in Italia e all’estero.
Il Green Pass
Il 1 Luglio è entrato in vigore il Green Pass europeo (EU digital COVID certificate) che permette di viaggiare per tutta l’Unione europea e nell’area di Schengen in maniera molto più semplice.
Il certificato è nato con l’obiettivo di uniformare le norme e facilitare così la libera circolazione tra i membri della Ue.
Gli stati membri non possono imporre nessun tipo di altra restrizione (quarantena, isolamento, tamponi…) a chiunque si trovi in possesso del Green Pass. Tuttavia è stata prevista una clausola di emergenza da prendere in considerazione nel momento in cui la situazione pandemica dovesse aggravarsi.
Viaggiare in Italia
E’ necessario il Green Pass?
Solo nel caso in cui alcune regioni dovessero tornare in zona arancione o rossa.
E’ infatti solo in questi casi che sarebbe necessario esibirlo. Dall’ultima ordinanza del ministero della Salute del 28 Giugno tutta l’Italia risulta attualmente essere zona bianca.
Leggermente diverso è il discorso per viaggiare sempre in Italia ma con l’aereo.
Alcune compagnie aeree richiedono ancora un’autocertificazione al momento del check-in.
In aeroporto e a bordo dei velivoli vige ancora l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica o FFP2, pena il negato imbarco.
Viaggiare da e per l’estero
Attualmente gli spostamenti da e per l’estero sono regolati dal Dpcm del 2 marzo 2021 e dall’Ordinanza del Ministero della Salute del 14 maggio, in vigore fino al 30 luglio.
Il Dpcm si basa su una divisione in 5 elenchi (A,B,C,D,E) dei Paesi in cui è possibile viaggiare in base al rischio epidemiologico e agli obblighi da rispettare al rientro in Italia.
Gli italiani possono viaggiare per turismo senza limitazioni verso i Paesi dell’elenco A, di cui fanno parte San Marino e Città del Vaticano, e verso quelli dell’elenco B considerati a basso rischio epidemiologico. Al momento, nessuno Stato è in questo elenco.
Normative per le mete favorite dagli italiani
In Francia, dal 9 giugno si può entrare liberamente senza tampone, purché in possesso di vaccinazione completa (due dosi somministrate da almeno 14 giorni). Per tutti gli altri, dagli 11 anni in su, resta in vigore il tampone antigenico negativo effettuato 72 ore dalla partenza.
In Germania già da maggio è possibile entrare con attestato di vaccinazione, così come in Grecia che ha da poco tolto il blocco verso l’Italia, dietro presentazione di un attestato vaccinale.
Stesso discorso per la Spagna, che ha introdotto il Pass vaccinale a partire dal 7 giugno, verso tutti i Paesi europei, mentre in Svizzera la regola vale dal 31 maggio.
Più complesso è il discorso riguardante il Regno Unito.
Per i viaggiatori in arrivo da “Paesi ad alto rischio di contagio”, il governo britannico ha introdotto l’obbligo di isolamento fiduciario da 10 a 5 giorni e l’Italia è stata inclusa in questo elenco a partire dalle 04:00 del mattino di domenica 18 ottobre 2020. Da questa data, i viaggiatori in arrivo dall’Italia o che abbiano soggiornato o transitato in Italia nei precedenti 14 giorni devono rispettare tale normativa.
Non è possibile evitare l’isolamento fiduciario mostrando il risultato di un test Covid-19 negativo. Tampone obbligatorio per volare a Londra e nel resto del Regno Unito: è ammesso in ogni caso il test PCR. Il certificato (risultato negativo) deve essere in inglese, francese o spagnolo.
Dove non si può andare
Ci sono Paesi che hanno invece vietato i viaggi per motivi di turismo (restano perciò validi motivi di lavoro, studio o lavoro), quali: Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord, Kosovo, Moldavia, Bielorussia, Ucraina, Russia. Nel resto del mondo sono invece vietati viaggi vacanze in Brasile, India, Bangladesh e Sri Lanka.