Donne, tra musica e successo
In quest’ultimo mese si è discusso molto di un tema di grande interesse sia per il mondo dello spettacolo sia per quello della gente comune: il ruolo che le donne hanno nella musica italiana e di come le donne debbano impegnarsi più dei loro colleghi uomini per raggiungere le vette delle classifiche e i sold out nei palazzetti e negli stadi. La polemica è iniziata per la sesta posizione di Giorgia nella classifica finale dell’ultimo Festival di Sanremo. Questo risultato ha scosso molto l’opinione pubblica e le altre cantanti, che rivendicano il loro lavoro e il loro impegno al pari di quello dei loro colleghi uomini. Giunti a questo punto è chiaro che l’attenzione si sia concentrata sul tema della parità di genere nel mondo musicale. Ma, in questo caso, è giusto parlare di parità di genere?
Tante artiste, stessi produttori musicali
La risposta è: no! Il motivo? Perché nel mondo musicale, specie in quello moderno, conta molto di più chi fa i numeri e non importa se l’artista sia uomo o donna. La polemica sollevata in queste settimane fa luce su un problema presente da molto tempo nel panorama musicale femminile e che si è evidenziato ancor di più durante l’ultima edizione del festival sanremese. Si è notato infatti che le canzoni portate dalle artiste in gara fossero scritte e prodotte dagli stessi produttori; questo fa sembrare le canzoni e le cantanti tutte uguali, prive d’identità e l’una la copia dell’altra. Ovviamente questo non significa che le cantanti donne siano prive di personalità, anzi! Il problema non è nelle cantanti ma in chi scrive e produce per loro. Pertanto, si evince che ci siano tante cantanti ma pochi produttori capaci di esaltare le loro personalità.
Dopo il festival, la rivincita delle cantanti italiane
Se da un lato questa vicenda ha attirato l’attenzione su un problema presente nella musica dall’altro ha aiutato le artiste, soprattutto quelle che hanno partecipato al festival della canzone italiana, a prendersi una rivincita. I dati delle classifiche infatti parlano chiaro: dominano le donne. Una in particolare, che possiamo definire “l’artefice” di questa sorta di rivoluzione delle donne: Giorgia. Dal sesto posto del festival al secondo della classifica FIMI dei singoli e degli album. A seguire: Rose Villain, Elodie, Gaia, Noemi, Sarah Toscano e altre ancora. Ma la rivincita di queste artiste non è solo nell’ambito delle classifiche, lo è anche nei concerti: la maggior parte delle artiste appena ricordate hanno raggiunto sold out negli stadi più importanti d’Italia e nei palazzetti.
Alla fine questa polemica ha portato quindi più vantaggi che svantaggi, traguardi importanti e successo meritato. Ma attenzione! La prossima volta, evitiamo di tirare in ballo la parità di genere, specie in un mondo come quello musicale, e soprattutto basta cliché e ipocrisia: questi temi sono importanti ed è giusto parlarne quando è davvero necessario.