Estate 2020: quali sono le prospettive delle vacanze degli italiani?
L’inizio dell’estate è ormai alle porte ed è inutile sottolineare che non sarà come tutte le altre.
La pandemia da Covid-19 non è ancora una storia passata. Le conseguenze si ripercuoteranno anche sulle vacanze degli italiani che prevederanno, ovviamente, la convivenza con il virus. Analizziamo quindi quali sono le prospettive per l’estate di quest’anno.
L’elemento fondamentale continuerà ad essere il distanziamento sociale e si privilegerà il turismo di prossimità così da aiutare nella ripartenza l’economia del nostro Paese.
I Paesi che hanno chiuso le frontiere agli italiani:
Già da aprile, in un’intervista al “Corriere della Sera”, il premier Giuseppe Conte aveva rassicurato gli italiani sul fatto che quella del 2020 non sarebbe stata un’estate in quarantena. Infatti dal 3 Giugno, l’Italia ha riaperto le frontiere. Ancora molto complessa è invece l’uscita dal Paese: Finlandia, Germania, Danimarca, Malta, Belgio, Polonia, Romania, Ungheria, Norvegia, Slovacchia sono solo alcuni dei Paesi che hanno completamente chiuso le frontiere all’Italia.
In montagna:
La situazione in montagna resta molto simile alla vita a cui ci stiamo già abituando. E’ possibile fare passeggiate, jogging e andare in bicicletta all’aria aperta, lungo le piste ciclabili o nei parchi. Sono ammessi anche gli sport in gruppo nel rispetto delle norme previste. Durante le attività sportive vanno mantenuti 3 metri di distanza dalle altre persone e c’è l’obbligo di indossare la mascherina. Gli eventi sportivi invece sono sospesi fino a nuova comunicazione. É consentito l’accesso alle aree verdi e parchi, se ciò può avvenire con modalità che consentano il rispetto delle distanze interpersonali e a condizione che i bambini siano accompagnati.
In spiaggia:
Anche la situazione nelle spiagge sarà molto diversa: prenotazioni, distanza e sicurezza saranno le parole d’ordine.
L’Istituto Superiore di Sanità si è subito espresso con la giusta preoccupazione sull’argomento: “con oltre 7.000 km di costa e un numero elevato di aree di balneazione (…) può diventare significativo il rischio riconducibile al turismo balneare. Affollamenti, spostamenti, vicinanza e contatto sono infatti più frequenti nelle aree tipiche dell’ambiente balneare in stabilimenti, spiagge attrezzate o di libero accesso”.
La deve essere di almeno un metro anche in acqua, la musica è vietata così come non sono consentiti i balli, le feste e rinfreschi. La prenotazione per fasce orarie è obbligatoria, così come la registrazione degli utenti per rintracciare eventuali contatti a seguito di contagi, mantenendo l’elenco delle presenze per un periodo di almeno 14 giorni. Vige l’obbligo di controllare la temperatura corporea, ove possibile, del personale e dei bagnanti con interdizione di accesso se questa risulta superiore ai 37,5 °C.