Alla Lumsa il primo ciclo di incontri “Dialoghi della gentilezza”
“Dialoghi della gentilezza”, per riflettere sul valore della parola “gentile” nella società di oggi: è stato questo il filo conduttore dell’iniziativa promossa dal Dipartimento di Scienze Umane della Lumsa, la prima del progetto coordinato dal professor Edoardo Bellafiore, docente di Linguistica e galateo digitale nell’Ateneo.
L’incontro
Dopo i saluti della professoressa Patrizia Bertini Malgarini, Direttore del dipartimento di Scienze Umane e del professore Alessandro Giosi, presidente del corso di Laurea in Scienze della comunicazione, sono intervenuti la professoressa Marzia Caria e il professor Manuel Favaro, docenti di Linguistica italiana, con contributi molto interessanti sull’etimologia della parola gentile e sui numerosi significati che essa può assumere nella lingua italiana.
L’ospite di questo primo incontro è stato Paolo Di Paolo, scrittore noto per il suo stile narrativo delicato e pieno di umanità, che ha parlato della gentilezza, specie nell’ambito della comunicazione. Già nei suoi libri, Di Paolo definisce la gentilezza un’arma potente contro le difficoltà della vita. In diversi romanzi e raccolte di racconti, Di Paolo mostra come la gentilezza possa trasformare la vita delle persone, anche in situazioni difficili e dolorose, perché, per citare le sue parole, “La gentilezza è la medicina del cuore, che lenisce le ferite e risana le nostre paure”.
Il valore della gentilezza
Paolo Di Paolo nel suo intervento ha promosso il valore della gentilezza come strumento di trasformazione personale e sociale. La gentilezza, secondo Di Paolo, è un’arma efficace contro la solitudine e contro la mancanza di empatia, in grado di aiutare le persone a superare le difficoltà della vita e a trovare la felicità.
Il Manifesto
In questo primo incontro, agli studenti presenti in aula per l’evento è stata offerta la possibilità di realizzare un “Manifesto della Gentilezza”, una sorta di vademecum sui comportamenti gentili da mettere in pratica all’interno del contesto universitario in cui vivono; ma su cui riflettere nella vita di tutti i giorni, sia quando si è online che offline. Il “Manifesto della Gentilezza” avrà l’obiettivo di racchiudere i dieci punti di riflessione su cui gli stessi studenti (ma anche i professori o il personale universitario) avranno modo di confrontarsi ogni giorno. Il fine è quello di creare un contenuto che sia pensato dai ragazzi per i ragazzi, ma soprattutto che rappresenti un utile spunto di riflessione per tutti coloro che appartengono alla comunità universitaria.
A cura di Jennifer Pavia