Spose bambine, orribile destino di giovani donne
Sono oltre 650 milioni le spose bambine che sono state obbligate dalle loro famiglie a matrimoni forzati e precoci; oltre 30mila giovani sono state private dei loro diritti e ogni giorno vengono date in sposa a persone più grandi di loro. Questo fenomeno è da sempre presente nel mondo, è parte integrante delle culture e delle tradizioni di un paese e proprio per questo risulta essere davvero difficile da prevenire e combattere. Purtroppo, secondo alcune previsioni, nel 2030 si vedrà un aumento di 150 milioni di spose bambine.
Un’economia malata
I matrimoni precoci sono diffusi di solito nelle zone rurali, molto povere, dove le persone hanno un bassissimo livello di istruzione e dove spesso le bambine sono considerate un peso dalle loro famiglie. Un incremento di questi casi si registra in particolare in Asia Meridionale, Africa Centrale e Occidentale, America Latina e Caraibi.
In alcune culture dell’Asia Meridionale le famiglie decidono di far sposare le figlie quando sono ancora bambine, per poter pagare una dote (cifra che tradizionalmente la famiglia della sposa versa allo sposo) più bassa, vista la giovane età. In altre culture, come quelle dei popoli dell’Africa subsahariana, è lo sposo a dover pagare la dote alla famiglia della sposa, e il prezzo è maggiore se l’età è minore: il cosiddetto “prezzo della sposa”. Più le figlie sono giovani, maggiore sarà il guadagno per le famiglie.
Le conseguenze dei matrimoni precoci
Le spose bambine vanno incontro a conseguenze gravissime, come la morte per parto (molto comune), l’abbandono scolastico, violenze e abusi domestici, isolamento sociale e mancanza di indipendenza e di emancipazione. Per questi motivi, alcune di loro scappano dai mariti e dalle famiglie, con la speranza di un nuovo inizio. In questi casi, alcuni paesi (come ad esempio l’Afghanistan) ricorrono ad una pratica conosciuta come BAAD o “exchange of dispute”: se una famiglia subisce un torto da parte di un’altra famiglia, la famiglia incriminata deve ripagare con qualcosa. Nel caso dei matrimoni forzati e precoci, quando la ragazza scappa da questa unione, la sua famiglia deve ripagare lo sposo con un’altra loro figlia. Ragazze e bambine assistono ogni giorno alla violazione dei loro diritti a causa di tradizioni e culture troppo radicali e patriarcali
Come i conflitti, le catastrofi climatiche e il COVID-19 rappresentino un limite per le giovani donne
I conflitti, le catastrofi climatiche, e soprattutto le conseguenze ancora in corso del COVID-19, hanno contribuito ad aumentare le cause dei matrimoni precoci e a rendere difficile per le ragazze l’accesso all’assistenza sanitaria, ai servizi sociali, al sostegno della comunità e all’istruzione che le proteggono dal matrimonio precoce. Con la povertà in aumento, le famiglie non trovano nessun’altra soluzione, se non quella di donare le proprie figlie ad un uomo che possa aiutarle.
Per molte di quelle giovani donne ritornare tra i banchi di scuola è impossibile, rispetto ai loro coetanei maschi. Solo in due terzi dei Paesi queste donne hanno le stesse possibilità di formarsi dei loro coetanei: Afghanistan, Niger e Gambia sono i paesi più arretrati. Abbandono scolastico e matrimoni precoci sono, molto spesso, due facce della stessa medaglia. La pandemia ha portato ad un peggioramento delle disuguaglianze di genere e ha invertito i progressi fatti negli ultimi anni. Nelle situazioni più disastrose, inoltre, quando per esempio la guerra impone di scappare o di ricostruire ciò che è stato distrutto, l’abbandono scolastico è una scelta obbligata, ma bambine e ragazze pagano le conseguenze peggiori.