Italia, è emergenza siccità
In questo ultimo periodo, in concomitanza con l’inizio della stagione estiva, a causa della presenza dell’anticiclone Caronte, l’Italia sta vivendo una grande emergenza climatica dovuta alle elevate temperature e alla mancanza di precipitazioni.
Per approfondire questo tema, più che mai attuale, ho avuto l’opportunità di intervistare l’ing. Claudio Rafanelli, ricercatore senior del CNR di Roma.
Pensa che le elevate temperature di questo ultimo periodo rappresentino un indicatore della salute del nostro pianeta ?
È un discorso un po’ complicato. Il pianeta ha un suo ciclo vitale con fluttuazioni climatiche anche importanti. In questo momento il pianeta sta vivendo un periodo eccezionale in termini di intensità, quello attuale tecnicamente si chiama evento estremo. È un periodo particolarmente intenso, però non direi unico.
Quali impatti può avere la crisi climatica attuale sulla flora e sulla fauna ?
Bisognerebbe avere la sfera di cristallo per dirlo. I problemi maggiori saranno una scarsa produttività agricola, legata alla sostanziale alterazione dei regimi idrici di mari, laghi e fiumi che stanno andando via via in sofferenza. Di conseguenza flora e fauna ne soffriranno non poco, riducendosi. Estate ed autunno saranno le stagioni più problematiche.
Ricorda eventi climatici simili a quello che stiamo vivendo in questo periodo ?
Si. Sia negli anni ’60 che nel 2003 abbiamo avuto estati assai torride. Il problema si riperquoterà sul futuro a breve termine: i bacini idrici stanno evaporando e prima o poi tutta questa umidità dovrà tornare a terra. Quindi ci si dovranno aspettare piogge molto intense non appena l’atmosfera si comincerà a raffreddare.
Noi nel nostro piccolo possiamo aiutare la salute del nostro pianeta ?
Ė facile a dirsi, ma un po’ più complicato metterlo in pratica. Dovremmo rivedere tutti le nostre modalità di consumo, gestione ed utilizzo dell’acqua, sia a livello industriale, che nella nostra vita privata, per
esempio non innaffiando i giardini senza criterio. Importante poi una buona politica degli invasi in montagna per ottimizzare la raccolta delle acque. Insomma bisogna passare dalle parole ai fatti.
L’effetto serra può aver inciso sul cambiamento climatico ?
L’effetto serra è un effetto di per sé utile al pianeta, perché protegge la vita sul pianeta stesso. Se infatti non ci fosse, ci sarebbero meno 18 gradi e sarebbe un pianeta pressoché invivibile. Il problema è che ora questo effetto sta aumentando troppo e quindi dobbiamo limitarlo al massimo, evitando le emissioni di gas e di sostanze inquinanti che lo favoriscono. Dobbiamo cambiare mentalità. Siamo la prima generazione chiamata a fronteggiare questo problema e non possiamo assolutamente tirarci indietro.