“Democrazia in-diretta”: studenti Lumsa per un giorno parlamentari in erba
Come si scrive un disegno di legge? Hanno provato a farlo, in presenza o da remoto nel rispetto delle norme anti-Covid, alcuni studenti della Lumsa, per un giorno parlamentari in erba, in occasione della seconda edizione di “Democrazia in-diretta”. Tema per nulla banale della simulazione: “La regolamentazione dei social network nelle campagne elettorali”. Tra i promotori delle due edizioni Riccardo Testa, studente di Giurisprudenza, impegnato nel settore delle relazioni internazionali presso l’”Eurispes”. Testa collabora con lo “European Student Think Tank” e con l’”Osservatorio Germania-Italia-Europa” (Lumsa) in qualità di Editor e Redattore. Aiko lo ha avvicinato al termine della simulazione.
In che modo è nata l’iniziativa “Democrazia in-diretta”?
Lo scorso anno accademico ho proposto fin da subito l’idea a due miei colleghi di corso: Sara Bagnato e Pierfrancesco Minicangeli. Grazie al supporto dell’Ufficio Orientamento di Ateneo e del Prorettore alla didattica Giampaolo Frezza, nonostante il tempo a disposizione fosse pochissimo, siamo riusciti a organizzare la prima edizione di “Democrazia in-diretta”. La prima simulazione dei lavori del Parlamento italiano l’ho pensata dopo aver partecipato a un’iniziativa simile fuori dall’Università. Da quell’occasione ho imparato tanto e ho capito quanto conti sapersi mettere in gioco e al servizio degli altri. Ciononostante la simulazione a cui avevo preso parte non è poi stata così tanto fedele ai veri lavori del Parlamento e ho deciso di rilanciare l’iniziativa, più in grande, alla Lumsa. L’accoglienza degli studenti non poteva essere migliore e ciò ci ha permesso di riproporre il format anche quest’anno.
Quale è l’obiettivo dell’iniziativa?
“Democrazia in-diretta” nasce per tutti quei giovani studenti che vogliono provare cosa significhi vestire i panni di un Onorevole italiano e portare avanti le istanze dei cittadini in prima persona. Sviluppare un forte senso critico, capacità di interagire con gli altri partecipanti, abilità nelle negoziazioni e nel public speaking. Queste sono tutte soft skills fondamentali per il mondo del lavoro e permettono a tutti di esprimersi al meglio di fronte ai propri coetanei. Partecipando alla simulazione si incentiva il loro apprendimento e funzionale utilizzo.
In che modo ti sei interfacciato con gli altri organizzatori e con i partecipanti.
Per la seconda edizione di “Democrazia in-diretta” la squadra di organizzatori si è ampliata e contava 7 studenti e studentesse: Sara Bagnato, Alfredo Battisti, Lucrezia Battisti, Vincenzo Maria Lapiccirella, Pierfrancesco Minicangeli, Gianluca Tornini e io.
Background accademici differenti ci hanno permesso di analizzare il tema scelto sotto diversi punti di vista. La propaganda elettorale, infatti, ha pervaso la nostra società in tutti i suoi aspetti fin dall’inizio dell’era digitale. Il motivo per cui l’abbiamo proposta come tema della simulazione risiede nel fatto che la legislazione italiana è ferma a più di 40 anni fa sull’argomento e non si è mai aggiornata alle nuove tecnologie.
I partecipanti sono stati informati dell’iniziativa tramite passaparola nei gruppi WhatsApp dei diversi Corsi di Laurea e, successivamente, anche grazie alla comunicazione istituzionale di Ateneo. Ognuno di essi ha avuto modo di interfacciarsi con la Presidenza tramite un account email ad hoc e ha ricevuto le indicazioni necessarie per prepararsi al meglio. Senza dimenticare il fondamentale supporto fornito dal prof. Ciaurro nell’illustrazione delle tecniche di drafting legislativo. Tramite questo supporto professionale e scientifico i partecipanti hanno ricevuto tutti gli strumenti necessari per redigere una proposta di legge completa in ogni suo aspetto formale e sostanziale.
Quale beneficio può trarre uno studente partecipando alla simulazione?
La simulazione permette agli studenti e alle studentesse di qualsivoglia Corso di Laurea di sperimentare del lavoro pratico che negli ultimi anni sta ricominciando a riscuotere nuovamente successo e attenzione mediatica. La realizzazione di una proposta di legge non è il solo compito di un Gruppo Parlamentare; ogni partecipante, infatti, deve riscoprirsi anche buon mediatore tra le parti per garantire la buona riuscita del proprio progetto in Aula. Inoltre, data l’interdisciplinarietà del tema scelto, ogni studente ha avuto l’opportunità di apportare competenze e background diversi, così da arricchire il risultato finale.
I migliori partecipanti sono anche stati premiati alla fine dell’ultima seduta, prevedendo anche la possibilità di candidarsi alla Presidenza della prossima edizione di “Democrazia in-diretta”.
Quali sono le prospettive future per una prossima edizione di Democrazia in-diretta?
“Democrazia in-diretta” è un’attività realizzata dagli studenti per gli studenti. Per questo motivo, il prossimo anno accademico confidiamo di poter realizzare la simulazione totalmente in presenza, anche grazie all’aiuto di coloro che si aggiungeranno all’organizzazione.
Non abbiamo ancora a mente il tema da proporre e trattare ma la vita pubblica degli ultimi anni sta offrendo sempre più spunti di riflessione. Sicuramente il dibattito sarà acceso e costruttivo com’è stato per le prime due edizioni e speriamo vivamente che il numero di partecipanti cresca ulteriormente!
A cura di Gianluca Caravaggi