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A Roma la rinascita dell’ospedale Sant’Andrea

Il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca e la direttrice generale del policlinico Sant’Andrea, Daniela Donetti, hanno inaugurato il 16 dicembre i nuovi laboratori diagnostici dell’ospedale Sant’Andrea.

I costi delle nuove apparecchiature ammontano a circaa 5 milioni di euro, finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Investimenti per cure migliori

Il direttore del Dipartimento di Scienze diagnostiche del Sant’Andrea, Maurizio Simmaco, ha spiegato che “l’obbiettivo è integrare sempre di più la medicina con la clinica, un processo che permetterà una categorizzazione più completa dello stato della patologia e del paziente, con un impatto positivo sulla qualità della diagnosi e dei trattamenti”.

L’installazione della nuova tecnologia fa parte del processo di digitalizzazione avviato in vista del Giubileo, finalizzato a migliorare i processi terapeutici e ottimizzare le risorse sanitarie tramite una gestione più veloce ed efficiente dei dati, con conseguente beneficio dei pazienti.

Lo scopo principale è dunque di rendere il Sant’Andrea una struttura sempre più all’avanguardia. “Con le grandi tecnologie puntiamo a garantire una medicina personalizzata e di qualità, capace di rispondere tempestivamente e con precisione alle esigenze dei pazienti”: ha dichiarato Daniela Donetti

Le nuove tecnologie

Tra i nuovi macchinari già acquisiti è importante la nuova TAC spettrale di ultima generazione. La tomografia computerizzata spettrale permette di ottenere immagini del corpo umano di alta qualità tramite ricostruzioni al computer realizzate con l’ausilio dei raggi X.

Tra le nuove attrezzature, anche due nuovi angiografi vascolari più efficienti e rapidi per gestire un numero sempre più crescente di individui affetti da tumori, ischemie, emorragie e traumi.

Infine il telecomando digitale, che effettua esami radiografici degli apparati gastro-intenstinale e uro-genitale, indispensabili nella gestione post-operatoria dei pazienti, oltre che negli studi dinamici della deglutizione.

Ristrutturazione

I laboratori diagnostici si svilupperanno su 4 piani. In totale saranno disponibili 10 mila metri quadrati. Verrà costruito un atrio spazioso, una grande piazza che ospiterà i servizi d’accoglienza e saranno realizzati giardini pensili dove i pazienti e gli infermieri potranno passeggiare, godendo del paesaggio del circostante Parco di Veio.

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