Drive in: da Dallas a Roma sud
Le origini del drive-in
“Drive-in”, significato estrapolato dal dizionario: luogo pubblico attrezzato in modo che i clienti possano accedervi con la propria macchina e usufruire dei servizi che esso offre rimanendo a bordo del veicolo.
La storia ci insegna che questo genere di “cinema open air” nasce a Dallas negli anni cinquanta. Poiché erano necessari ampi spazi per ospitare i clienti, si prediligevano grandi parcheggi pubblici e privati concentrati per lo più nella periferia delle città.
Un aneddoto fa risalire la sua nascita a una famiglia americana i cui componenti in sovrappeso non riuscivano a stare a proprio agio seduti sulle poltrone dei classici cinema in luogo chiuso, perciò inventarono il drive-in cinematografico proprio nel loro giardino!
Le prime proiezioni
Non sappiamo quanto di vero ci sia di questo racconto, ma possiamo essere certi che questo genere di proiezioni sono sorte in territorio statunitense proprio perché quasi solo lì, in quegli anni, molte famiglie avevano la possibilità di possedere un’automobile.
È chiaro che la qualità acustica e la proiezione non erano ottimi, tuttavia questa modalità di fruizione cinematografica divenne popolare soprattutto tra i giovanissimi che in questo modo potevano garantirsi una certa privacy all’interno dell’auto. Tra le prime proiezioni ricordiamo sicuramente “Grease” e “American Graffiti”.
Il primo drive-in italiano fu inaugurato nel 1957 a poca distanza dal litorale romano, e il primo film proiettato in questa circostanza fu “La nonna Sabella” di Dino Risi.
La rinascita del drive-in
Nei decenni successivi la fortuna abbandonò questo genere di proiezioni. Ultimamente si sta riprendendo in considerazione questa formula a causa dell’emergenza da Covid-19 che costringe tutti ad applicare rigide norme di sicurezza e di distanziamento sociale per il contenimento del contagio.
Il luogo prescelto sembra essere la zona sud della capitale, in particolar modo i Castelli Romani che offrono ampi e suggestivi spazi che sembrano possedere tutti i requisiti necessari per l’organizzazione di questo tipo di evento.
Passeggiando per i Castelli Romani scopriamo alcune aree in cui i nuovi drive-in sono sorti: il grande parcheggio del campo sportivo nel comune di Colonna e quello del locale “Dejavu” nel comune di Marino.
Sembrano essere molte altre le zone che si stanno attrezzando, ma che, per il momento, sono ancora in allestimento e non sono attive.
Ci auguriamo solo che non vogliano sorprenderci affiancando a tutto questo anche un servizio di ristorazione con giovani cameriere succintamente vestite che servono i clienti su pattini a rotelle in vero stile americano!
Non ci rimane quindi che preparare nel migliore dei modi le nostre auto. Sarebbe un modo per fare un bel salto temporale in un fantastico periodo che non tutti hanno avuto la possibilità di vivere: gli anni cinquanta!