Esami online: bilancio positivo
Il coronavirus ci ha costretti alla modalità on line per le lezioni e questa stessa modalità sta proseguendo anche per gli esami della sessione estiva. Siamo ormai a metà della sessione estiva e possiamo stilare un primo bilancio su come sono andati gli esami. Abbiamo chiesto ad alcuni professori e studenti Lumsa di dare un loro parere sullo svolgimento degli esami a distanza.
I docenti
Da parte dei docenti sono state rilevate delle difficoltà di natura tecnica soprattutto per la convocazione degli studenti ma in generale il bilancio è positivo.
Giuseppe Casale docente di Scienza Politica e Scienze dell’amministrazione pensa che sia un’esperienza positiva e che si possa mantenere per il futuro: <<per quanto mi riguarda, posso basarmi su un campione poco rappresentativo. Gli insegnamenti di scienza politica e di scienza dell’amministrazione si svolgono nel primo semestre e quasi la totalità degli studenti sostiene positivamente i relativi esami nella sessione invernale. Per questo motivo, come negli anni precedenti, anche nel presente mi attendo pochi esaminandi nella sessione estiva. Difatti, nel primo appello estivo di quest’anno ho esaminato soltanto una studentessa. A ogni modo, l’esperienza è stata positiva, considerando l’assenza di problemi di natura tecnica e la possibilità di interloquire efficacemente con l’esaminanda in maniera non troppo dissimile rispetto a quanto avviene in un esame in presenza. Su queste basi, ritengo che, laddove ritenuto opportuno dal governo dell’ateneo, l’ipotesi di conservare tale modalità, riservandola ai casi che si intenderanno contemplare, sarebbe utilmente praticabile, senza presumibili controindicazioni>>.
Dello stesso avviso Piero Polidoro, docente di Semiotica, Semiotica per la comunicazione d’impresa, Analisi dei siti web, Web design: <<credo che gli esami on-line stiano funzionando bene, ma è chiaro che quelli in presenza offrano qualcosa in più; d’altronde è così anche per le lezioni, che hanno avuto un ottimo riscontro in questo semestre, ma per le quali la presenza in aula è insostituibile. Forse nel caso degli esami le difficoltà sono soprattutto dalla parte del docente: valutare è sempre difficile, ma farlo a distanza richiede ancora più impegno. Va detto che nei corsi magistrali, in cui spesso l’esame è solo l’atto finale di un percorso fatto di esercitazioni, paper e verifiche intermedie, l’impatto di questa nuova modalità è stato forse minore>>.
Di parere contrario, invece, Pasquale Lillo, docente di Diritto pubblico e Istituzioni di diritto pubblico e degli enti sociali, Diritto e legislazione delle istituzioni sociali: <<la modalità on line appare dettata da motivazioni di natura sanitaria e di prevenzione per la tutela della salute pubblica. Nella mia prima esperienza, ho incontrato qualche difficoltà in relazione alla convocazione degli studenti prenotati agli esami: il sistema implica una serie di passaggi informatici a cura del docente. Anche lo svolgimento dell’esame risulta più lento e articolato rispetto alle classiche prove in presenza. Spero che in futuro non verranno proposte formule miste, in contemporanea, esami in presenza e on line. Sarebbe davvero complicato gestirli con grandi numeri di prenotati. In conclusione, spero di poter tornare presto alle normalità insieme ai miei cari studenti!>>.
Gli studenti
Da parte degli studenti, come per altro già riscontrato da parte dei docenti, si sono verificate delle difficoltà nei collegamenti internet. Anche gli studenti danno un bilancio positivo degli esami che hanno sostenuto, ma sono divisi sulla loro prosecuzione in futuro.
Rebecca Lombardi del corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche ha notato difficoltà all’approccio al nuovo metodo, soprattutto per via di internet: <<per quanto riguarda lo svolgimento degli esami on line noto abbastanza difficoltà sia da parte degli studenti che dei docenti ad approcciarsi a questo nuovo metodo, il quale distorce, completamente il contatto umano. Oltre a queste difficoltà dovute anche a internet, vi è anche la difficoltà da parte dei docenti di fidarsi non avendoci di fronte ma davanti a uno schermo e questo porta a più controlli da parte loro e a una maggiore ansia da parte di noi studenti, ma ho notato anche molta voglia di fare, di venirsi incontro e di capire la situazione particolare in cui tutti ci troviamo. La cosa che non è cambiata è la disponibilità dei docenti nei nostri confronti>>.
Giorgio Giardino del corso di laurea in Scienze politiche si dice soddisfatto: <<penso che gli esami on line abbiano funzionato e ci abbiano permesso di proseguire nei nostri percorsi formativi. Sicuramente è stato diverso confrontarsi per via telematica, però, anche grazie ai professori che sono stati comprensivi e capaci, penso che siano stati un successo>>.
Ilaria Paola Emilia Spiezia del corso di laurea in Scienze della comunicazione si è detta favorevole alla didattica online di questo primo periodo, ma contraria alla prosecuzione in futuro di lezioni ed esami a distanza: <<in una situazione di emergenza nazionale le ho trovate in un primo tempo utili ai fini di recupero didattico, ma sono molto sfavorevole rispetto all’ipotesi che le lezioni a distanza vengano mantenute in futuro, perché penalizzano l’interazione tra docente e universitari, togliendo la possibilità di socializzare e sentirsi in contatto con la vita quotidiana dell’università, favorendo l’isolamento di tutti. È fondamentale per chiunque poter socializzare, secondo me è bene poter ponderare le lezioni ravvicinate con le lezioni a distanza e non pensare che il digitale sia la soluzione ad ogni cosa. La penso così anche per quanto riguarda gli esami, è un momento particolare per ogni singolo studente, ed è giusto che possa esternare queste emozioni di fronte ai docenti. Spesso è capitato invece che durante gli esami online che si bloccasse la cam o che non si capisse bene cosa diceva il professore>>.
Lucia Eugenia De Simone del corso di laurea in Giurisprudenza è soddisfatta ma contraria alla prosecuzione in futuro degli esami on line: <<le modalità scelte dalla Lumsa risultano comode ma onestamente non le sostituirei all’esame in presenza, anche se non ho avuto nessuna difficoltà nel sostenerli, ma assolutamente non li manterrei mai. Per il futuro voglio ritornare alla situazione normale>>.
Barbara Navazza