“Sconfiggi l’inquinamento da plastica”
Tema al centro della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2023
La Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si celebra il 5 giugno, è il più grande evento annuale delle Nazioni Unite organizzato per sensibilizzare il mondo sui temi della tutela e della salvaguardia del nostro pianeta. Il tema di quest’anno è #BeatPlasticPollution (Sconfiggi l’inquinamento da plastica), per ricordare quanto siano importanti le azioni di tutti noi per contrastare l’inquinamento da plastica.
Le dichiarazioni del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP)
“Il nostro pianeta sta soffocando dalla plastica. È tempo di cambiare il modo in cui la produciamo, la consumiamo e la smaltiamo. Le materie plastiche, comprese le microplastiche, sono ormai onnipresenti nel nostro ambiente naturale. Stanno diventando parte della documentazione fossile della Terra e un indicatore dell’Antropocene, la nostra attuale era geologica. Hanno persino dato il nome a un nuovo habitat microbico marino chiamato plastisfera”.
Dove finiscono i rifiuti di plastica? E come agire?
Fiumi e laghi trasportano i rifiuti di plastica dalle profondità dell’entroterra al mare, rendendoli le principali fonti di inquinamento degli oceani. Le misure da adottare per contenere tale fenomeno sono principalmente tre: acquistare e viaggiare in modo sostenibile, pulire le spiagge e i fiumi, provare ad adottare uno stile di vita “a rifiuti zero”.
Il legame tra plastica e turismo
Il settore su cui si concentra in modo particolare l’attenzione del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente è il turismo, perché contribuisce in modo significativo a produrre rifiuti di plastica. Si pensi ad esempio alla quantità di plastica monouso utilizzata oggi nell’industria del turismo e dei viaggi, a partire dai kit di cortesia forniti da molti hotel ai propri ospiti, che contengono bottigliette di shampoo monouso, bustine di bagnoschiuma, spazzolini da denti e pettini di plastica; o alle navi da crociera che scaricano in mare grandi quantità di acque reflue cariche di microplastica. Da qui l’importanza, sottolineata dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente e dal World Travel & Tourism Council, della necessità di coordinare azioni, politiche e infrastrutture per guidare il settore verso la circolarità.
Le reazioni degli attivisti di Ultima Generazione
Continuano le azioni di disobbedienza civile degli ambientalisti di Ultima Generazione, il movimento ecologista che imbratta e protesta in modo non violento contro gli effetti del cambiamento climatico. Dopo l’acqua nera a Fontana di Trevi, alla Barcaccia a piazza Navona, e le donne seminude in via del Tritone, per il nuovo blitz gli attivisti hanno scelto di manifestare davanti a Palazzo Madama, sede del Senato, cospargendosi di fango: un chiaro riferimento all’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. “L’alluvione dell’Emilia Romagna era un disastro annunciato. Portiamo il fango della politica nel palazzo della Politica”, ha urlato una delle ragazze di Ultima Generazione davanti al Senato.