La forza del suono: il fenomeno ASMR
L’Asmr è la condizione di rilassamento e benessere che alcune persone provano quando sentono suoni particolari, come sussurri e fruscii. I suoni infatti possono condizionarci a livello fisiologico, comportamentale e psicologico. Ma in che modo questi suoni possono stimolare sensazioni piacevoli e positive mentre altri suscitano sensazioni sgradevoli e negative?
Che cos’è l’ASMR
L’Asmr è l’acronimo di Autonomous Sensory Meridian Response (‘risposta autonoma del meridiano sensoriale’): un fenomeno percettivo in cui stimoli specifici suscitano sensazioni di formicolio alla testa, che poi si diffondono nel resto del corpo. Sono suoni piacevoli come voci che sussurrano parole, unghie che sfiorano materiali, mani che accarezzano oggetti e molto altro, e (per alcuni) persino i rumori che derivano dalla masticazione degli altri. Dal semplice rilassamento alla cura dell’insonnia: sono tanti gli ambiti di applicazione, ma ciò che li accomuna è l’ascolto di un suono da cui trarre rilassamento e benessere. Gli stimoli che scatenano queste sensazioni sono chiamati triggers e possono essere di vario tipo: stimoli uditivi, visivi, tattili o olfattivi. I principali stimolatori dell’asmr sono di natura uditiva e spesso sono in grado di suscitare uno stato emotivo di positività e rilassamento che può durare diversi minuti. Recentemente si sta provando a sfruttare l’asmr per alleviare stati di sofferenza fisica e psicologica, come il dolore cronico, il mal di testa, la depressione e l’ansia.
Gli studi sull’ASMR
Diversi studi hanno rilevato una variazione nell’attività celebrale delle persone sottoposte ad asmr, una variazione che è in grado di generare una condizione simile al sonno. Alcuni ricercatori sostengono che l’asmr assomigli neurofisiologicamente alla meditazione, in cui le aree del cervello legate ad ansia e stress sono meno attive. Sembra che gli effetti dell’asmr non siano semplicemente suggestione ma che possano avere dei veri e propri risvolti fisiologici.
Il fenomeno dell’asmr online
Per generare un’esperienza asmr, le persone di solito guardano video o ascoltano registrazioni audio fatte appositamente per suscitare una reazione asmr. Le prime community online sull’asmr nascono nel 2010, quando sempre più persone cominciano a utilizzare questi video per rilassarsi. A coniare il termine asmr è stata la dottoressa Jennifer Allen, fondatrice del gruppo Autonomous Sensory Meridian Response. Nel 2015, per la prima volta, uno studio ha descritto il fenomeno e ha suggerito che l’asmr può migliorare l’umore e persino i sintomi del dolore attraverso vari trigger comuni. Esiste un sito che raccoglie storie e teorie dell’asmr e che ipotizza una stretta connessione tra i suoni che suscitano asmr e le manifestazioni di affetto e accudimento dei genitori nei confronti dei bambini nei primi anni di vita. Come sempre accade con i trend del momento, alcuni brand hanno già saputo coglierne le potenzialità, come ha fatto Coca Cola, per pubblicizzare il proprio prodotto. Il legame tra brand e persone è veicolato da potenti fattori emotivi. Le aziende che hanno cavalcato questo fenomeno sono già tantissime: alcune hanno coinvolto alcuni influencer, altre hanno provato a interpretare il trend sulla base del proprio brand e del suo linguaggio. Tra le prime aziende a beneficiarne troviamo Lush, che ha collaborato con la celebre influencer asmr Darling per creare un video coerente con il suo stile, in grado di presentare al meglio i prodotti del brand. I video si dovranno declinare in una vera e propria sessione di rilassamento, in cui il prodotto si mette al servizio dell’ascoltatore, trasmettendo valori e informazioni in un modo che rispecchi questo intento. Ikea ha creato qualcosa di più di un semplice contenuto brandizzato: un video in pieno stile asmr di ben 25 minuti che ha conquistato il pubblico, rilassandolo ma riuscendo anche a trasmettere in maniera estensiva e chiara le caratteristiche dei suoi prodotti. L’asmr ha spopolato su TikTok e il suo tag ha raggiunto quasi 500 miliardi di visualizzazioni. Al suo interno sono racchiusi video di tutti i tipi, molto lontani dai classici trigger di YouTube: dai video dove si spremono in maniera soddisfacente i punti neri fino ai video dedicati alla pulizia degli zoccoli dei cavalli. Tutto può diventare ASMR: non sta nelle intenzioni di chi lo crea, ma nelle sensazioni che prova chi lo riceve.