La quarantena delle donne: smart working e famiglia
Smart working da casa, lavoro domestico, gestione dei figli e della famiglia, una donna su tre durante la quarantena ha lavorato più di prima.
L’emergenza Coronavirus ha imposto lo stop delle scuole, la chiusura delle attività «non essenziali» ed ha obbligato al lavoro da remoto. A rimetterci sono state le donne.
In questo periodo le working mom hanno fatto decisamente fatica a mantenere un equilibrio tra il lavoro e la vita domestica. Confermando ancora una volta che la cura della famiglia continua a gravare in prevalenza su di loro.
Smart working VS famiglia
Lavatrici, compiti con i figli e faccende di casa non vanno d’accordo con conference call e riunioni di lavoro virtuali.
Lo smart working richiede concentrazione, una postazione di lavoro isolata e orari da rispettare, aspetti non facili da mettere in atto in un momento di convivenza familiare forzata.
Il lato negativo
Se per gli uomini lo smart working è stata un’opportunità positiva, per le donne è stato causa di stress, ansia, rabbia e confusione. Lo “smart” working si è spesso tradotto in “extreme” working.
Per gli uomini niente è cambiato durante il lockdown nella divisione dei compiti, per le donne invece tanta fatica in più e aumento di disparità in famiglia.
Il lato positivo
C’è chi ha trasformato questo periodo di chiusura forzata in opportunità, investendo nella famiglia. Se da un lato la pandemia ci ha costretti dentro quattro mura, dall’altro ha dato modo di rendere più forti i rapporti ed i legami familiari.
È il caso di tutte quelle mamme lavoratrici che hanno coinvolto i figli in attività di svago, durante il lungo periodo di lontananza dalla scuola e dalle attività ricreative. Hanno così trasformato in un momento di difficoltà in un tempo di qualità.
Smart working sì o no?
Questo periodo ha decisamente segnato una svolta, un esperimento per il futuro.
Il lavoro telematico può essere vantaggioso sia per i datori di lavoro che per i lavoratori e per le lavoratrici anche in questa nuova fase con la riduzione dell’inquinamento ed il decongestionamento del traffico cittadino.
Il lavoro da casa resta un’opportunità, ma al tempo stesso una difficoltà: tutti hanno lavorato di più, soprattutto le donne. Si spera che in futuro il lavoro diventi davvero smart e poco extreme.