La salute mentale nello sport
Non è un mistero che dopo il Covid i casi di depressione siano aumentati del 50% (fonte: Istituto Superiore della Sanità) e che questo tema sia diventato importante e fondamentale per tutti: giovani, adulti e anziani. Anche nello sport, dopo la pandemia, molti sportivi hanno sentito la necessità di essere affiancati da una figura in grado di supportarli nel corso della loro carriera, specialmente in casi di infortuni o di veri e propri stop. Così, molti sportivi, ma anche personaggi del mondo dello spettacolo e persone comuni hanno sentito l’esigenza di parlare pubblicamente di salute mentale.
Senza una buona condizione mentale infatti non si può vivere, al massimo si sopravvive perché noi stessi ci autoconvinciamo che tutto vada bene, ma in realtà non si fa altro che accantonare il problema e cercare di sopravvivere ad esso. In questi casi bisogna essere affiancati da uno psicologo, ma questa scelta è ancora considerata da molti un tabù.
La figura dello psicologo nello sport
Nel mondo dello sport sono ormai numerosi gli sportivi che hanno iniziato a parlare di salute mentale, in modo particolare i calciatori e i tennisti, a causa delle forti pressioni psicologiche che subiscono, derivate dalla fatica delle prestazioni, dagli infortuni e dalle critiche di cui sono oggetto ogni giorno. Questi atleti hanno confessato come la figura di uno psicologo sia essenziale, non solo per affrontare i problemi della loro vita personale ma anche quelli legati alla loro vita professionale. Avere una figura che conforta, dona sostegno e resta accanto allo sportivo durante i momenti più difficili è gratificante perché sa ascoltare senza giudicare, ed è imparziale. Grazie allo psicologo molti atleti dello sport italiano stanno dando il meglio di sé stessi e le loro vittorie sono proprio legate al loro benessere mentale oltre che al proprio talento.
La forza mentale e i suoi successi
In riferimento alle vittorie, possiamo ricordare la gloriosa impresa dello scorso 24 novembre in Coppa Davis 2024, nella quale l’Italia è uscita vincitrice grazie ai tennisti Jannik Sinner, Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti. Gli stessi Berrettini e Sinner si sono soffermati molte volte sul tema della salute mentale, dichiarando come, senza una buona preparazione mentale, non si affrontano partite difficili, sconfitte e infortuni.
A questo proposito, Matteo Berrettini ha dichiarato a Donna Moderna che “parlare di salute mentale è urgente, non deve più essere un tabù. Per nessuno”, aggiungendo che lavora con un mental coach da quando era ragazzino e con uno psicologo da 2 anni: entrambe le figure sono state molto importanti per lui perché lo hanno aiutato “a darsi tempo”. Dello stesso parere è il numero uno al mondo, Jannik Sinner, il quale in una recente intervista ha detto che la sua forza risiede nell’avere una forza mentale tale da resistere a qualsiasi cosa, e questo lo deve al suo mental coach.
La salute mentale è importante nel mondo dello sport, ci insegna come chiedere aiuto ad un professionista, senza pensare che sia un atto di debolezza, anzi! Fa capire come la figura dello psicologo non deve più essere un tabù ma deve diventare una figura fondamentale nella vita, non solo degli sportivi ma anche in quella della gente comune.