L’Egitto sconosciuto
Da Alessandria a nord fino ad Abu Simbel a sud, dai mistici monti del Sinai ad est, fino alla serena Oasi di Siwa ad ovest, con più di 5.000 anni di storia, l’Egitto è una delle maggiori mete turistiche a livello mondiale. Le magnifiche piramidi, i suntuosi templi e obelischi che ne hanno modellato l’eredità, rappresentano l’esempio di una civiltà che ancora conserva il suo carattere enigmatico.
Il testo che segue, tuttavia, non accompagnerà il lettore attraverso i luoghi più importanti del Paese, con descrizioni dettagliate di ciò che è possibile vedere e visitare, ma lo aiuterà, grazie a un’esperienza diretta dell’autrice, a scoprire storie, realtà e sfumature interessanti che il dibattito pubblico non sempre rivela. D’altronde non si può mai conoscere profondamente un Paese senza farne esperienza direttamente sul campo.
Un Paese sempre più moderno
Non appena usciti dall’aeroporto, si rimane fin da subito sorpresi dall’eredità culturale che il paese conserva: Antico Egitto, Impero Romano, periodo islamico e storia contemporanea si fondono in un mosaico unico e inimmaginabile. Grattacieli, autostrade, alberghi internazionali, ristoranti, discoteche, negozi che seguono anche le mode occidentali, monumenti antichi, moschee storiche, chiese copte e mercati tradizionali sono tutti elementi che rivelano il vero Egitto, quello moderno e sempre più secolarizzato.
Umiltà, sorrisi e gratitudine
Gli antichi siti archeologici, le moschee, i bazar non sono nulla in confronto ai sorrisi e alla gratitudine del popolo egiziano. Ne sono testimonianza alcuni operai incontrati lungo il tragitto tra Marsa Alam e Hurghada, famose mete turistiche del Mar Rosso. Lavorare in un cantiere ad agosto con temperature estreme è un’impresa per pochi. Fermarsi a donare una bottiglia di acqua fresca è un gesto che davvero può fare la differenza. In questo viaggio il pensiero va anche ad Azza, madre di quattro figli, scomparsa di recente per un tumore; fino all’ultimo non ha mai negato il suo amore, ed è stata sempre sensibile alle necessità ed esigenze altrui.
L’affetto caloroso del popolo egiziano
Oggi l’Egitto rappresenta la fusione perfetta di molteplici culture e tradizioni che in modo pacifico hanno creato un quadro meraviglioso che abbraccia idee nuove e moderne. Tale atteggiamento liberale si manifesta nell’affetto caloroso con i quali gli stranieri e i turisti vengono accolti. Gli egiziani, “abitanti dal cuore grande”, sono sempre pronti ad aiutare il prossimo anche quando sono loro i primi ad aver bisogno. Nel nostro percorso abbiamo conosciuto Yaser, giardiniere ipoacusico, che ogni anno accoglie benevolmente i turisti che conosce con un mazzetto di basilico. Così come lui, tanti altri egiziani mettono l’ospitalità al primo posto.
L’Islam moderato
L’Egitto si può considerare una nazione unita, al di là delle appartenenze culturali e religiose presenti. La coesistenza di diverse componenti sociali costituisce un valore aggiuntivo sia per i cristiani sia per i musulmani. Il paese è riuscito ad affermarsi proprio nella conoscenza e nella stima dell’altro. L’incontro, l’amicizia, il rispetto tra cristiani e musulmani (o tra stranieri e arabi) sono alla base del mosaico culturale che costituisce la società moderata egiziana. Tale disposizione è ovviamente rinvenibile nelle principali località turistiche come Hurghada, Sharm e Marsa Alam dove persone di diversa nazionalità (dall’Europa al Canada, dall’Arabia alla Cina) trascorrono serenamente le proprie vacanze estive, ognuno nel rispetto delle usanze e degli stili altrui. Ciò costituisce nient’altro che un segnale di fiducia in un momento storico dominato fortemente da stereotipi reciproci, oltre che ad attenuare questo clima di diffidenza.