I terremoti nei Campi Flegrei, “massima attenzione”
I Campi Flegrei, area vulcanica di Napoli attiva da più di 80.000 anni, presentano diverse evidenze dell’attività vulcanica passata. Una delle più recenti è il cono vulcanico del Monte Nuovo (eruzione avvenuta nel 1538).
Attualmente quest’area vulcanica è caratterizzata da due fenomeni: le fumarole, presso la Solfatara, e il “bradisismo”, consistente nell’abbassamento e nell’innalzamento del livello del suolo, associato alla presenza di frequenti terremoti superficiali.
A partire dal 1985, il suolo ha ripreso ad abbassarsi, fino alla fine del 2005, anno in cui è iniziata la fase di sollevamento, attiva ancora oggi.
Dal 2012 sono state registrate variazioni significative che hanno aumentato il livello di allerta da verde a giallo.
L’Osservatorio Vesuviano/Ingv ha pubblicato il bollettino settimanale dei Campi Flegrei per il periodo dal 5 all’11 agosto 2024: sono stati localizzati 70 terremoti, con l’evento di magnitudo massima di 1.5.
“Dobbiamo quindi prestare la massima attenzione”, ha spiegato Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Le cause del bradisismo
Ad oggi, le cause del bradisismo non sono del tutto chiare. Secondo Giuseppe Di Natale, ex direttore dell’Osservatorio Vesuviano, le ultime teorie circolate in rete rappresenterebbero delle idee “fantasiose”. Solo le tesi che resistono alle obiezioni possono essere considerate “verità scientifica”.
Le cause più attendibili sono, secondo uno studio dei geofisici Marco Calò e Anna Tramelli, riconducibili a tre fenomeni: la camera magmatica superficiale che cambia il volume nel tempo, gli acquiferi superficiali che si espandono, la decarbonizzazione in presenza di fluidi supercritici.
Il bonus per i cittadini
I continui eventi sismici stanno portando i cittadini a vivere nella paura quotidiana e nella tensione e ad avere difficoltà a mantenere la calma.
Essi possono richiedere i fondi stabiliti dal decreto Infrastrutture, rivolto a coloro che abitano a Pozzuoli, Bacoli e nella zona ovest del capoluogo campano.
A seconda della gravità dei danni, infatti, il decreto prevede somme che variano fra i 400 e i 900€.
Gli scenari futuri
“Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine“, ha dichiarato l’Osservatorio Vesuviano.
Nell’ultima settimana, infatti, i flussi di CO2 dal suolo non hanno mostrato variazioni significative e non si registrano rilevanti variazioni di temperatura, il cui valore medio è di 94°C.