Riprende il traffico nel canale di Suez, liberata la Ever Given
L’enorme imbarcazione Ever Given, che ha bloccato il traffico mondiale di merci per quasi una settimana, è stata liberata grazie al lavoro di 10 enormi rimorchiatori e due draghe, e ha iniziato a muoversi attorno alle 15. La nave portacontainer si era incagliata a causa del forte vento, ostruendo il passaggio da un lato all’altro del Canale e creando un forte ingorgo.
Il blocco del Canale
Era successo solo cinque volte, in oltre 150 anni, che il Canale di Suez fosse chiuso alla navigazione. Dal 23 marzo, quasi 400 navi sono rimaste ferme alle estremità e al centro del Canale in attesa di transito, per un disagio che ha causato ogni giorno perdite di entrate per l’Egitto pari a 13-14 milioni di dollari. Dopo le prime manovre di questa mattina, la nave non galleggiava ancora. Poi l’azione è stata ripresa quando l’acqua è risalita all’altezza massima, e questo ha permesso di spostare completamente la direzione della Ever Given al centro della via marittima.
Una fonte di reddito mondiale
Nel corso dei decenni, il Canale di Suez ha mantenuto la sua centralità nei commerci e nei trasporti mondiali. Per comprendere il forte impatto sull’intera economia mondiale, è sufficiente sapere che oggi il Canale gestisce circa il 10% dell’intero mercato marittimo internazionale. Infatti, lungo questo corso di circa 190 km, che collega il Mar Rosso al Mar Mediterraneo, passa circa il 30% delle navi portacontainer e il 12% di tutte le merci in giro per il mondo. Si stima che, grazie al Canale, le entrate annuali del governo egiziano ammontino in totale a circa 5 miliardi di dollari.
L’Importanza dei chokepoints
L’incidente, tra le altre cose, ha riportato in primo piano la rilevanza strategica dei chokepoints (o colli di bottiglia). Nel mondo, sono quattro quelli considerati di forte impatto per i flussi commerciali: il Canale di Suez, il Canale di Panama, lo Stretto di Malacca e lo Stretto di Hormuz. Si tratta di canali di navigazione ad alto traffico, che rappresentano punti obbligati per il passaggio di merci e risorse energetiche lungo le principali rotte commerciali mondiali. Degli snodi, però, tanto strategici quanto vulnerabili. Collocati infatti in zone caratterizzate da una forte instabilità politica, tali stretti possono mettere in luce, come in questo caso, le fragilità del commercio mondiale.