Scienze della comunicazione alla LUMSA, 30 anni e li dimostra
“Ha trent’anni e li dimostra!”, con queste parole ha aperto il suo intervento Donatella Pacelli, ordinario di Sociologia generale alla LUMSA, in occasione del trentesimo anniversario del Corso di laurea in Scienze della comunicazione che si è svolto lo scorso 10 dicembre nell’Aula magna dell’ateneo romano.
La LUMSA ha voluto festeggiare questa ricorrenza con un evento, pensato come una tavola rotonda, in cui “riflettere sul cammino compiuto dagli studi delle Scienze della comunicazione all’Università LUMSA e sulle prospettive di una società sempre più attenta alla digitalizzazione e ai cambiamenti introdotti dalle nuove tecnologie della comunicazione”.
Ad aprire l’incontro, moderato da Raffaele Lombardi, associato di Sociologia della comunicazione, i saluti di Patrizia Bertini Malgarini, Direttrice del Dipartimento di Scienze umane e Alessandro Giosi, Presidente del Corso di Laurea in Scienze della comunicazione, Marketing e Digital Media.
Hanno preso quindi la parola sei relatori, docenti della LUMSA esperti nel campo della comunicazione: Donatella Pacelli, Paola Dalla Torre (Storia del cinema), Gennaro Iasevoli (prorettore alla Ricerca e all’Internazionalizzazione), Vincenzo Quaratino (giornalista), Marco Lanzarone (direttore Radio digitali specializzate e podcast, RAI), Edoardo Bellafiore (Direttore ContaminAction).
Le parole chiave di questo incontro sono state “persone, media e cambiamenti”; partendo da questi temi, ciascun relatore, dal proprio specifico ambito disciplinare, ha ricordato la storia del Corso di laurea in tutti questi anni, le sfide vinte e quelle che lo attendono.
La comunicazione, prima di essere accademica, è materia umana
“Dissentire rispettosamente”: è stato questo uno dei messaggi che i docenti hanno rivolto agli studenti.
Attraverso ricordi e le testimonianze dei docenti, gli studenti presenti hanno avuto modo di conoscere più da vicino le loro storie professionali, come quella di Paola della Torre, laureata LUMSA in Scienze della comunicazione e poi docente di Storia del cinema nello stesso ateneo.
A concludere l’evento, la presentazione del progetto “Il manifesto della gentilezza”, realizzato dagli studenti di Scienze della comunicazione della LUMSA, coordinati da Edoardo Bellafiore. Il Manifesto prevede dei consigli generali e alcuni suggerimenti per vivere al meglio la gentilezza in ambito universitario: una sorta di vademecum sui comportamenti gentili da mettere in pratica sia nel contesto universitario sia nella vita di tutti i giorni (online e offline).
Essere bravi comunicatori non significa solo saper parlare, ma anche, e soprattutto, saper ascoltare. Come ha ricordato Patrizia Bertini Malgarini, nel verbo comunicare c’è la parola latina “munus” cioè ‘dono’, comunicare rappresenta quindi un dono, un incarico, ma anche un dovere.
Questo è ciò che vuole essere il Corso: “Un dono che obbliga ad uno scambio”. Grandissima la responsabilità dunque di chi insegna e di chi studia le scienze della comunicazione.