Sia Natale tutti i giorni
Come si dice sempre durante il periodo natalizio: “a Natale si è sempre più buoni!”. Sì, perché durante il Natale ci si ricorda di avere un cuore o, per meglio dire, ci si ricorda che esistono altre persone, spesso più in difficoltà e meno fortunati.
Per i meno fortunati, non esistono feste, ma solo freddo, solitudine, tristezza e fame. Di conseguenza, il cosiddetto “spirito natalizio” non vive in loro ma in essi vive solo lo “spirito di sopravvivenza”. Si tratta di migliaia, se non di milioni di senzatetto che popolano le nostre città. Secondo alcuni dati recenti, si calcola che siano quasi 100.000 i senzatetto in Italia (più precisamente, 96.197; fonte: Istat). Dati scandalosi ma a Natale ci si ricorda di fare una cosa che quotidianamente non si fa mai: aiutare il prossimo.
Gli angeli della vita
Per fortuna, nella sfortuna esistono degli “angeli” che con il loro contributo riescono ad offrire ai poveri un piatto caldo in tavola e un alloggio lontano dal freddo glaciale di dicembre. Gli “angeli” sono i volontari delle migliaia di associazioni presenti in Italia, che si occupano di assicurare un tetto e del cibo ai meno fortunati. Tra le tante che si potrebbero ricordare, “La comunità di Sant’Egidio”, “Binario 95”, “Progetto Arca”.
Ma queste associazioni, oltre a un luogo sicuro, offrono anche un piano di rinascita: una seconda possibilità, una possibilità di rinascita, attraverso la proposta di un lavoro che aiuti a riaffermare la propria dignità. Potremmo definire questi volontari “angeli della vita”, poiché non vincono solo nella propria di vita ma anche in quella delle persone che aiutano, restando nel cuore di chi ha ricevuto una seconda possibilità.
L’importanza di un piccolo gesto
In realtà, per fare beneficenza non occorre aspettare il Natale: basterebbe prendersi cura dell’altro tutti i giorni, per esempio attraverso un semplice gesto come comprare un pacco di pasta, donare €1,00, offrire un caffè… Se pensassimo a quanti soldi spendiamo nella nostra vita per cose inutili, ci renderemmo conto di quanto quei soldi spesi per soddisfare i nostri desideri possano essere utili ad un senzatetto per migliorare la sua giornata e rendere un po’ meno difficile la sua vita.
Purtroppo però questo desiderio di altruismo lo si sente solo una volta all’anno: a Natale. Dunque possiamo definirlo un vero “miracolo di Natale!”, ma è doveroso ricordare che la beneficenza si fa tutti i giorni perché la povertà, la sofferenza e le difficoltà della vita esistono anche negli altri 364 giorni dell’anno.
Bisogna quindi fare in modo che sia “Natale tutti i giorni”, perché si è umani tutti i giorni.