Studenti LUMSA: come stiamo vivendo la Quarantena?
Dal 9 marzo la LUMSA ha dato inizio alla didattica a distanza per garantire le lezioni durante questo periodo d’emergenza dovuto al Coronavirus. Dopo un mese di lezioni, cosa pensano gli studenti di questo piano speciale di didattica? E, soprattutto, come stanno vivendo la quarantena? Lo abbiamo scoperto chiedendolo loro con l’aiuto di un questionario.
Forse è uno dei periodi più difficili che stiamo affrontando al livello globale: per fronteggiare il COVID-19, abbiamo iniziato a vivere in maniera diversa. Ogni attività in presenza non essenziale, come frequentare le lezioni, andare in palestra, vedere un film al cinema, oppure uscire con gli amici, ha subito dei drastici cambiamenti. Fortunatamente la tecnologia è arrivata in soccorso. Per esempio, grazie alla piattaforma Meet di Google, ogni giorno gli studenti LUMSA possono frequentare i corsi via web.
Le lezioni a casa
Aprire gli occhi ed essere già a lezione non ha prezzo! È questo il sentimento quasi unanime degli studenti (oltre l’80%), che sono entusiasti di poter continuare a frequentare seppure in digitale. Si può partecipare alle lezioni stando a casa e non ci si deve spostare per arrivare in Università: il vantaggio della comodità.
Le difficoltà però ci sono. Le lezioni sono più stancanti, mettono a dura prova l’attenzione degli studenti. Senza parlare della mancanza delle relazioni interpersonali che, per più della metà dei ragazzi intervistati, rappresenta una perdita dolorosa. È difficile rinunciare a una chiacchiera con un compagno di corso, a uno sguardo d’intesa tra un appunto e l’altro o a una pausa caffè in compagnia. Lavorare o studiare insieme è più complicato così, anche se le videochiamate aiutano, il rischio è sempre quello di fraintendere qualche parola.
La quarantena ci sta mettendo a dura prova e, stando agli ultimi decreti, lo farà ancora per un po’. Nella previsione di ciò, la LUMSA ha iniziato a ipotizzare lo svolgimento degli esami online. L’opinione degli studenti è ancora una volta concorde. L’esame in sede, come era prevedibile, è preferito, mentre l’esame via web, che nessuno qui ha mai testato, resta un’incognita. Questa possibilità spaventa, perché gli studenti temono che questi esami online comportino una possibile penalizzazione. Ma un esame è un esame. Cambia la modalità, ma di base è sempre lo stesso! I professori devono testare le conoscenze apprese e siamo convinti che sapranno comprendere le difficoltà.
Le 24h dello studente LUMSA: tra lezioni, hobby, sport e famiglia
Le 24 ore della giornata sembrano un po’ tutte uguali; c’è chi oltre a seguire le lezioni ha riscoperto degli hobby oppure continua imperterrito ad allenarsi a casa, connettendosi a qualche live di fitness. La gran parte degli studenti LUMSA non ha adottato un calendario per regolare le ore della giornata. Si vive il momento! Qualcuno che invece lo ha fatto ha creato un piccolo calendario con gli orari di inizio e di fine attività. L’ordine ci aiuta a non considerare le giornate tutte uguali e possiamo programmare le attività per evitare di annoiarci.
Al primo posto degli hobby riscoperti troviamo suonare uno strumento musicale. C’è chi si sta dedicato alla lettura, alla scrittura, al disegno, al Binge watching di serie tv o film e c’è anche qualche coraggioso che invece ha iniziato a studiare una lingua. La quarantena non ci sta solo facendo riscoprire come passare il tempo libero, sta avendo anche un altro lato positivo: stiamo ritrovando il senso di famiglia.
In genere siamo sempre di fretta. Usciamo di casa la mattina per tornare la sera. Ora siamo a stretto contatto con i nostri genitori (almeno per la maggior parte); si passa più tempo insieme, si ride e si litiga; anche litigare ha i suoi aspetti positivi. Vivendo la nostra normale quotidianità questo non era possibile.
Come era immaginabile, il 67,8% degli studenti LUMSA ha incrementato le ore di attività sui Social Media Network. Non dobbiamo considerare questo dato negativo, siamo semplicemente più connessi! Se ci pensate, anche l’utilizzo della televisione in casa ha subito un’impennata… la lasciamo accesa per informarci. La stessa cosa per i Social Media Network, li utilizziamo di più per restare in contatto con gli amici, i fidanzati, insomma le persone a cui teniamo e che non possiamo avere vicino. Il dato, inoltre, non va in contrasto con il valore ritrovato della famiglia, anzi accentua la necessità di condivisione con gli altri.
L’operato del Governo
Non sappiamo per quanto ancora resteremo in quarantena, la speranza è quella di superare il più rapidamente possibile questo periodo. Il Governo italiano è stato il primo in Europa ad adottare misure di sicurezza. Gli studenti LUMSA questo lo hanno capito e oltre il 65% è d’accordo con la gestione del nostro Governo. Circa il 16%, invece, ha dichiarato di non avere gli strumenti e le capacità adeguate per giudicarne l’operato. Uno dei consigli che gli studenti darebbero al nostro Governo è quello di alzare il livello delle misure restrittive. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare a proposito del comune sentire dei giovani, gli studenti intervistati propongono una maggiore rigidità, al fine di assicurare un maggiore rispetto delle regole da parte dei cittadini.
Al livello europeo e mondiale, la percentuale si ribalta: il 77,7% pensa che la pandemia non si stia affrontando adeguatamente. E questo si ripercuoterà anche su di noi. Anche se l’Italia uscirà prima degli altri Stati da questa situazione, come è logico pensare, dovrà tenere i confini chiusi per evitare possibili contagi di ritorno. Proprio come la Cina in questo momento.
Torneremo alla normalità? È difficile dare una risposta. Torneremo a una normalità apparente, ma le cose saranno diverse. Forse avremmo la fobia di stare troppo vicini, più distanziamento sociale, o forse sarà il contrario, apprezzeremo maggiormente il contatto fisico. Una cosa, però, è certa: apprezzeremo di più le piccole cose, eliminando quelle superflue.