Tv2000: i giovani al tavolo dei “big”
A più di un anno dall’inizio della pandemia, sono stati tanti gli esperti che si sono interrogati sulle modalità per far ripartire l’Italia. Rappresentanti delle istituzioni, esponenti politici di primo piano di ogni schieramento, manager di grandi aziende, dirigenti di medie e piccole imprese hanno espresso le loro opinioni alla ricerca di una panacea, imperversando in tv e alla radio, sui giornali e su ogni sito disponibile. Vincenzo Morgante, direttore di Tv2000, ha deciso di cambiare prospettiva e di far sedere i giovani al tavolo dei big della politica e dell’industria, dando la possibilità agli studenti di cinque università (Università Cattolica, La Sapienza, Lumsa, Bocconi e Politecnico di Milano) di esporre le proprie idee circa la ripartenza del Paese. E’ così nata una nuova rubrica del Tg2000 dal titolo emblematico: “Giovani costruttori”.
La nascita del progetto e le voci della LUMSA
“L’idea è nata ascoltando le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – ha spiegato Morgante – il quale, nel tradizionale discorso di fine anno alla Nazione, ha sottolineato che ‘questo è tempo di costruttori’ “. Così il direttore di Tv2000 ha deciso di offrire uno spazio ai ragazzi, molti dei quali duramente provati dal lockdown e dalla perdita di significative relazioni sociali (il Sole 24 Ore ha stimato che un giovane su tre di età compresa tra 18 e 25 anni ha mostrato nell’ultimo anno sintomi di depressione). “I giovani sono il nostro futuro – ha detto ancora Morgante – ma sono anche il nostro presente e va data loro voce”.
“Giovani Costruttori”, partito qualche settimana fa, continua ad andare in onda ogni giorno alle 18,30 con il Tg2000, e dalle “video-pillole” girate dai ragazzi sono già emerse alcune idee molto interessante, che hanno confermato l’efficacia della scelta fatta dal direttore di Tv2000. Tra i “Giovani Costruttori” sono scesi in campo anche alcuni studenti della LUMSA con le loro proposte per il futuro del Paese.
Maria Felicita Mucci
Maria Felicita Mucci, studentessa di Relazioni Internazionali, ha indicato tre punti importanti, a cominciare dal rilancio della ricerca pubblica e privata sostenuta dal contributo di Enti e Università. Le chiusure e restrizioni di questo periodo straordinario hanno messo in crisi un settore importante del nostro Paese. Per questo motivo è importante avviare un piano nazionale di investimenti che faccia della cultura e della conoscenza il perno fondamentale per la ripresa dell’Italia.
Ha poi auspicato la promozione di comportamenti economici sostenibili orientati al benessere di tutti, favorendo un’economia circolare/green. E, infine, la riduzione del debito pubblico che, purtroppo, nel medio-lungo periodo potrebbe risultare insostenibile.
Alfredo Battisti
Alfredo Battisti, studente di Giurisprudenza, ha sottolineato nella sua video-pillola la necessità di utilizzare e al meglio i fondi del Recovery Plan. “Dovremmo riflettere – ha detto – sul suo nome originale: Next Generation EU. Dunque, un enorme finanziamento pensato non semplicemente per sollevarci dalle difficoltà del presente, quanto piuttosto per lanciare il futuro. E un Paese che non investe nella cultura non ha futuro. Specialmente l’Italia, che di cultura vive e ne è riferimento”.
Investire sulla cultura- ha aggiunto – vuol dire puntare sulla formazione completa dei giovani studenti, perché perseguano i loro sogni, trovino il proprio posto nel Paese e lascino il proprio contributo al progresso della società.
“Investire sulla cultura vuol dire molto altro: ricerca, teatri, cinema, musei e scavi archeologici di cui è piena l’Italia. Vuol dire avere consapevolezza delle bellezze e delle capacità del nostro Paese, curarle e farne il punto di forza per la ripartenza, anche economica, della Nazione”.
Ilaria Linto
Ilaria Linto, studentessa di Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali, ha individuato tre ambiti di intervento e tre azioni che il Paese dovrebbe intraprendere. Il primo: Investire proficuamente nella PA per potenziare la gestione dei flussi informativi e dei servizi offerti a cittadini ed imprese, e per valorizzare i giovani professionisti attraverso nuove assunzioni. Il secondo: promuovere, in modo sistematico, la collaborazione tra PA ed il Terzo settore, garantendo continuità nei servizi essenziali ed azioni di intervento per contenere il fenomeno della povertà e il rischio di esclusione sociale. Infine, intervenire a vantaggio di soggetti vulnerabili tra cui i giovani e le donne in carriera: garantire sistemi educativi ed assistenziali efficaci a ridurre il tasso di abbandono scolastico e ad agevolare la mobilità sociale; rendere accessibili strumenti di welfare aziendale attenti alla persona ed inclusivi con garanzie di supporto alla genitorialità.
Elisa Nardini
Elisa Nardini, studentessa di Comunicazione d’impresa, marketing e digital media, ha auspicato una maggiore cooperazione europea al fine di standardizzare verso parametri elevati la qualità della vita in Europa. Nell’immediato ha detto di ritenere necessaria, nel rispetto delle regole di sicurezza, una ripresa delle attività d’impresa, in particolare nel settore della ristorazione, e di tutte le attività culturali che danno lavoro ad artisti, maestranze e tecnici.